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IL VETRO TRAPPOLA PER GLI UCCELLI
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Pubblicato il volume che suggerisce ai progettisti come prevenire le collisioni dei volatili contro le superfici trasparenti. Il problema dell’inquinamento luminoso
Venticinque milioni di uccelli sono vittime ogni anno in Italia della collisione contro le vetrate trasparenti di edifici, case, pannelli fonoisolanti e altre strutture. E’ la LIPU che oggi annuncia la pubblicazione di un volume dal titolo “Costruire con vetro e luce rispettando gli uccelli” con il quale ci si rivolge a progettisti e architetti per sensibilizzarli alla prevenzione e mitigazione degli impatti negativi sulla biodiversità causati dall’architettura moderna, che sempre di più fa ricorso al vetro nel settore dell’edilizia.
Il volume, frutto di una collaborazione internazionale tra Svizzera, Austria e Italia, dedica una parte del lavoro al problema dell’inquinamento luminoso, che, di notte, è in grado di deviare il percorso degli uccelli migratori, inducendoli a schiantarsi, con esiti quasi sempre fatali, contro edifici e strutture luminose.
Per quanto riguarda l’edilizia, il problema principale – sottolinea la LIPU - è dovuto all’utilizzo di vetrate trasparenti che gli uccelli non sono in grado di percepire come ostacolo e contro le quali, di conseguenza, si schiantano perdendo la vita. Un problema finora sottovalutato ma che invece sta assumendo dimensioni sempre più rilevanti, tanto da diventare, nel mondo, la prima causa di mortalità per gli uccelli a causa di attività condotte dall’uomo.
Il volume, disponibile presso le sedi LIPU, prende spunto dalle iniziative realizzate in Canada e negli Stati Uniti, dove i volatili che muoiono per impatto sono stimati in un miliardo. “Il motivo principale per cui gli uccelli vanno a sbattere contro i vetri mentre volano è la trasparenza della superficie – dichiara Marco Dinetti, responsabile Ecologia Urbana LIPU-BirdLife Italia, che ha collaborato al volume – Se un volatile vede attraverso il vetro un albero, un cielo o un paesaggio, vi si dirige con un volo diretto impattando così la superficie. Il pericolo viene poi dai paesaggi che si riflettono contro le vetrate: anche in questo caso il volatile viene attratto da essi e finisce per schiantarvisi”.
Tra le soluzioni possibili suggerite dal nuovo volume, costituito da 50 pagine e ricco di disegni e foto a colori, viene evidenziato l’utilizzo di punti, reticoli e linee che, se collocate sulle vetrate nel modo corretto, rappresentano una soluzione molto efficace per evitare gli impatti, perché rendono visibili le superfici agli uccelli, che così le evitano.
Oltre alla marcatura delle vetrate, il volume suggerisce il ricorso a superfici inclinate e bombate (lucernari, tettoie, piastrelle) e alle superfici traslucide o mattonelle in vetro.
Per quanto riguarda l’inquinamento luminoso, il problema è in aumento a livello globale ed è da tempo presente soprattutto nell’America del Nord, dove gli uccelli si schiantano contro i grattacieli perché attratti dall’illuminazione interna dell’edificio. “Un fenomeno – spiega Dinetti – che si accentua in caso di cattive condizioni meteorologiche e nebbia, e che è noto anche per i fari marini, le piattaforme petrolifere, gli edifici illuminati sui passi alpini e i piloni di illuminazione”.
Secondo uno studio effettuato in Italia all’aeroporto di Malpensa 2000, la luce confonde gli uccelli migratori e ne blocca il viaggio, causando negli animali un dispendio inutile di energie e una conseguente perdita di peso che può essere fatale.
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