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CICOGNE A PINEROLO
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Il "trasloco" delle cicogne e il destino del Vagnone, a Pinerolo
In merito alla vicenda del nido di cicogne di Pinerolo, occorre fare chiarezza sulle vicende riguardanti l'area dell'ex setificio Vagnone, ove sorge, viste le interpretazioni varie e fantasiose che stanno circolando in questi giorni sui social e sui media.
La vicenda ha animato il dibattito politico amministrativo della citta' di Pinerolo sin da quando i proponenti privati hanno avanzato al comune di Pinerolo (quattro anni or sono, in data 25/01/2021) la proposta di un "intervento di riuso e di riqualificazione" dell'area di circa 7.000 metri quadri ricompresa tra le vie Fenestrelle, San Secondo e Brigata Cagliari. Circa tre mesi dopo (rif. Verbale di deliberazione del Consiglio comunale n. 14 del 14/04/2021), in assenza di un'informazione chiara sulla futura destinazione dell'area e nell'inconsapevolezza di molti consiglieri, il Consiglio Comunale procedette ad approvare quanto richiesto dagli stessi proponenti, concedendo sia la deroga al (gia' alto) rapporto di copertura previsto dal Piano Regolatore che la deroga all'articolo 45 bis delle Norme Tecniche di Attuazione. L'art. 45bis delle NTA prevedeva un vincolo di tutela su parte dei fabbricati esistenti quali "Complessi produttivi industriali di interesse ambientale o documentario" e la deroga fu concessa in quanto, si legge negli atti, si tratterebbe di fabbricati "non presentanti particolari caratteristiche di pregio": un drastico cambio di valutazione.
Diffusasi la notizia, comincio' a crescere l'indignazione di una parte significativa della popolazione in quanto il progetto prevedeva e prevede tuttora:
- l'abbattimento della ciminiera dell'ex setificio che costituisce uno dei simboli e dei punti di riferimento visivo della citta' di Pinerolo, ciminiera che ospita da numerosi anni un nido di cicogne stanziali;
- la realizzazione di una piattaforma commerciale di medie dimensioni;
- l'impermeabilizzazione e pavimentazione dell'area per la realizzazione della struttura e per i parcheggi su ampie aree libere, attualmente alberate.
Inoltre, nonostante le petizioni e le proteste di numerosi cittadini, l'Amministrazione comunale, con il voto contrario di tutti i gruppi consiliari di opposizione, il 24 luglio 2024 ha fatto approvare in Consiglio Comunale un ultimo atto deliberativo di ulteriore modifica del Piano Regolatore per la realizzazione di una rotatoria all'incrocio tra stradale Fenestrelle e stradale San Secondo, che andra' a sostituire l'attuale incrocio semaforizzato, con lo scopo di creare l'ingresso diretto ai parcheggi del supermercato.
L'atto e' stato approvato nonostante da piu' parti sia stata sottolineata la pericolosita' dell'intervento, in quanto pone seriamente a rischio l'incolumita' delle fasce piu' deboli tra coloro che dovranno affrontare il nuovo incrocio, in primis pedoni e ciclisti, e per la compresenza della caserma dei Vigili del Fuoco i quali, quando saranno chiamati ad intervenire in emergenza, si troveranno ad impegnare l'incrocio con i loro mezzi anche nelle fasce orarie di apertura del nuovo supermercato.
Per contrastare e cercare di mitigare gli effetti di questo progetto, si e' costituito, sin dal 2021, il Coordinamento delle Associazioni pinerolesi (CAP), formato da Osservatorio 0121 Salviamo il paesaggio, Lipu delegazione di Torino, Legambiente circolo di Pinerolo, LAC Lega Abolizione caccia Sezione di Pinerolo, Italia Nostra Sezione del Pinerolese "Ettore Serafino", Associazione Provinciale FederTerziario Torino, Comunita' Laudato Si' Pinerolo e dai gruppi APP Ambientalisti per Pinerolo e Rita Atria Pinerolo.
Per una corretta ricostruzione dei fatti occorre ricordare che:
- la proposta iniziale dei soggetti attuatori, condivisa dall'Amministrazione comunale, prevedeva la totale demolizione di tutti i fabbricati e che la "sensibilita'" per il destino delle cicogne prevedeva realizzazione di un posatoio da collocarsi nel parco della pace o parco Olimpico, con l'ipotesi alquanto fantasiosa che le cicogne si sarebbero trasferite nel nuovo posatoio distante alcuni chilometri in linea d'aria;
- solamente a seguito delle proteste di cittadini ed associazioni, il progetto finale prevede che sia conservata una piccola parte degli edifici esistenti, cioe' una porzione di fabbricato che si affaccia su stradale Fenestrelle (ex casa del custode) sulla quale e' presente un piccolo campanile e che sia costruito in sito un simulacro della ciminiera in una delle poche aiuole di progetto, sul quale realizzare un posatoio per le cicogne.
Per quanto riguarda le poche aree verdi che saranno presenti a fine lavori, il CAP vigilera' sul rispetto dei dettami del parere regionale, che richiedono l'utilizzo di alberature e arbusti di "pronto effetto" cioe' gia' sviluppati, nella speranza che si riesca a ricreare un minimo di barriera verde e naturale.
Ormai all'epilogo di questa vicenda, emerge una spiegazione.
Nell'ultimo consiglio comunale (il 15/01/2025), con l'approvazione del Bilancio di previsione 2025 si e' compresa la motivazione di tanto accanimento nel portare a compimento l'operazione: gli oneri di urbanizzazione (ammontanti a circa 800.000 euro) che consentiranno al Comune di "salvare" i conti comunali (ma solo per il 2025).
Quanto all'impegno, certamente solo verbale, del Sindaco pro tempore di prevedere una serie di posatoi sul territorio e non uno solo, questo pare ad oggi completamente dimenticato. Su questo specifico punto richiediamo ai soggetti attuatori, ma ancor prima alla citta' di Pinerolo, la definizione formale dell'impegno a collocare, sia nell'area Vagnone sia in aree limitrofe, altri posatoi atti alla nidificazione delle cicogne, le quali sono presenti sul territorio cittadino nell'ordine di alcune decine di coppie, mantenendo e formalizzando cosi' l'impegno espresso in piu' occasioni dal Sindaco.
Per quanto riguarda la necessita' della demolizione della ciminiera che ospita da molti anni il nido di cicogne "simbolo" dell'area e della lotta contro questo progetto, ammessa e non concessa la sua instabilita' e pericolosita', peraltro mai certificata nonostante le ripetute richieste formalizzate, il proponente l'opera ha finalmente ascoltato i consigli delle associazioni ambientaliste che chiedevano sin da subito che fosse realizzato un nuovo traliccio per ospitare una piattaforma adatta alla costruzione del nido che fosse nelle immediate vicinanze del nido attuale.
E' stata quindi realizzata una torre metallica di altezza adeguata, sulla quale e' stata posizionata una piattaforma in legno atta ad ospitare un nuovo nido che le cicogne, se decideranno di rimanere in loco, costruiranno.
Per invogliare la scelta della nuova piattaforma, si e' provveduto ad eliminare il vecchio nido e a posizionare un dissuasore piramidale, per evitare che esso venga ricostruito sulla ciminiera che dovra' essere abbattuta.
L'eliminazione del vecchio nido obblighera' le cicogne a costruirne uno nuovo sul traliccio appena posizionato: questo risultera' in un miglioramento del successo riproduttivo; infatti, nei nidi vecchi e di grandi dimensioni, le cicogne portano grandi quantita' di terriccio che, accumulandosi nel tempo, impedisce il corretto drenaggio dell'acqua piovana, provocando il rischio di allagamento, con conseguente rischio di morte dei piccoli o raffreddamento e perdita della covata.
L'operazione e' stata effettuata nei tempi opportuni, compatibili con la pausa invernale alla stagione riproduttiva delle cicogne che, avendo perso l'istinto migratorio, permangono comunque tutto l'anno nei pressi del nido. Queste operazioni sono state effettuate dietro le precise indicazioni e specifiche tecniche fornite dal Centro Cicogne Lipu di Racconigi, che da 40 anni si occupa del progetto di reintroduzione della cicogna in Piemonte e che possiede l'esperienza necessaria per interventi di questo tipo.
Se le cicogne accetteranno questa nuova posizione, in pochi giorni ricostruiranno un nuovo nido e rimarranno nell'area; altrimenti si sposteranno in qualche altra area nei dintorni. A poco tempo dall'operazione, sembra in effetti che il nuovo sito per il nido sia gia' oggetto dell'attenzione delle cicogne.
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